La retinite pigmentosa è una malattia ereditaria della retina che comporta un progressivo restringimento del campo visivo, una macuopatia e una maggiore frequenza e precocità della cataratta.

Vi sono vari livelli di gravità e può evolvere anche fino alla cecità.

Essendo una malattia genetica non esiste ancora una terapia efficace per curare la retinite pigmentosa o contrastarne l’evoluzione.

Quello che si cerca di fare è portare nutrimento alla retina in tutti i modi possibili. Gli integratori non si sono dimostrati efficaci mentre qualche risultato è stato ottenuto con la camera iperbarica per migliorare l’ossigenazione della retina. Buoni risultati si sono avuti anche, nei casi iniziali, con l’agopuntura della Medicina Tradizionale Cinese che riesce a normalizzare la circolazione del sangue degli occhi, come verificato con l’esame Eco Color Doppler e pubblicato su riviste scientifiche.  

Un’altra possibilità terapeutica è data dal metodo Boel, un’agopuntura che non fa parte della Medicina Cinese, ma che ugualmente normalizza la circolazione degli occhi anche se ancora non vi sono ricerche cliniche pubblicate al riguardo.

Sia l’agopuntura classica che il metodo Boel non hanno effetti collaterali e possono essere considerate come possibilità terapeutiche considerata anche l’assenza di terapie farmacologiche efficaci.