Cos’è la Corioretinopatia sierosa centrale

La corio retinopatia sierosa centrale (CRSC), è una patologia retinica solitamente non grave che coinvolge la parte centrale della retina dove si trova la macula.

Colpisce di solito soggetti di sesso maschile di circa 40 anni, soprattutto durante periodi di forte stress. Infatti condizioni che comportano un aumento del cortisolo ematico, comprese le terapie con il cortisone, possono essere fattori favorenti la malattia.

Cosa comporta?

Nella CRSC si forma una raccolta di fluido al di sotto della macula senza che sia necessariamente presente alcuna patologia associata. Tale fluido proviene dai vasi congestionati della coroide (lo strato vascolare che sta sotto la retina) e si accumula sotto la retina tramite.

Come conseguenza si ha una visione appannata e distorta delle immagini

Solitamente la patologia si risolve spontaneamente in 2-4 mesi con un recupero visivo completo. La guarigione è favorita dalla risoluzione delle cause scatenanti, di solito le condizioni stressanti.

A volte invece la CRSC può recidivare e diventare cronica. In questo caso può comportare alterazioni irreversibili alla macula, con compromissione permanente e di vario grado della capacità visiva.

Terapia

Nel corso degli anni sono state provate numerose terapie, soprattutto con azione anti-steroidea ma finora nessun farmaco ha dato una chiara dimostrazione di efficacia nel tempo.

La fotocoagulazione laser è efficace ed è usata da anni ma, per i rischi che comporta, viene utilizzata solamente in caso di recidive e progressivo peggioramento visivo.

Recentemente buoni risultati per la remissione della CRSC sono stati ottenuti con l’agopuntura del metodo Boel, anche se per ora non vi sono evidenze scientifiche pubblicate.

Un possibile meccanismo d’azione di questo metodo con gli aghi potrebbe essere dovuto al miglioramento della circolazione del sangue degli occhi, verificabile con l’esame Eco Color Doppler.

Per la mancanza di effetti collaterali il metodo Boel può essere considerato una possibilità terapeutica nei casi che non guariscono spontaneamente e dov’è alto il rischio di recidive con danni permanenti della macula. 

Metodo Boel, le altre patologie

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